Pre­ven­zio­ne Pediculosi

I pidoc­chi sono pic­co­li inset­ti che si nutro­no di san­gue; sono dun­que paras­si­ti obbli­ga­ti, vale a dire costret­ti a inse­diar­si pres­so un altro esse­re viven­te per nutrir­si e riprodursi.

Quel­li che infe­sta­no l’uo­mo appar­ten­go­no a tre spe­cie diver­se a secon­da del­le zone del cor­po che colpiscono:

  • pidoc­chi del capo, (Pedi­cu­lus capi­tis humanus)
  • pidoc­chi del cor­po o del­le vesti, (Pedi­cu­lus cor­po­ris humanus)
  • pidoc­chi del pube, (Phthi­rus pubis)

I pidoc­chi sono lun­ghi cir­ca 2 – 4 mil­li­me­tri (mm), non han­no ali, di con­se­guen­za non vola­no e han­no sei robu­ste zam­pe prov­vi­ste di unci­ni con cui si attac­ca­no tena­ce­men­te ai capel­li o ai peli che rico­pro­no il cor­po, come pure alle fibre dei tes­su­ti (nel­lo spe­ci­fi­co i pidoc­chi del cor­po e del­le vesti) con­ta­mi­nan­do abi­ti, bian­che­ria, effet­ti per­so­na­li.
Le infe­sta­zio­ni da pidoc­chi pren­do­no il nome di pedi­cu­lo­si.

Tipo­lo­gie di pidocchi

I pidoc­chi dei capel­li sono qua­si invi­si­bi­li a occhio nudo e si con­cen­tra­no soprat­tut­to sul cuo­io capel­lu­to del­la par­te poste­rio­re del­la testa (la nuca) e die­tro le orec­chie. Han­no un cor­po di for­ma allun­ga­ta e misu­ra­no all’in­cir­ca 2 – 4 mil­li­me­tri, la testa è appun­ti­ta e il colo­re gri­gia­stro. Sono mol­to comu­ni nei bam­bi­ni pic­co­li, spe­cial­men­te in età pre­sco­la­re e scolare.

I pidoc­chi del cor­po sono per for­ma simi­li a quel­li del capo ma, for­tu­na­ta­men­te, mol­to più rari. Si tro­va­no soprat­tut­to negli indu­men­ti a diret­to con­tat­to con il cor­po ma si pos­so­no anni­da­re anche nel­le cuci­tu­re dei pan­ta­lo­ni, nel­le mani­che del­le giac­che, nel­le len­zuo­la e nei mate­ras­si. Si pos­so­no ritro­va­re su per­so­ne che vivo­no in con­di­zio­ni di pro­mi­scui­tà ed affol­la­men­to (ad esem­pio, dor­mi­to­ri pub­bli­ci), e la loro dif­fu­sio­ne è favo­ri­ta dal­la con­di­vi­sio­ne del­la bian­che­ria e dal­le con­di­zio­ni igie­ni­che scarse.

pidoc­chi del pube (par­te bas­sa del­l’ad­do­me) colo­niz­za­no pre­va­len­te­men­te la zona del pube e la regio­ne peria­na­le, ma pos­so­no anni­dar­si anche nel­le ascel­le, nel­le gam­be, sul tora­ce, sul­la schie­na, sul­l’ad­do­me, tra la bar­ba e i baf­fi e, infi­ne, per­fi­no nel­le ciglia e nel­le soprac­ci­glia. Rispet­to alla spe­cie che attac­ca i capel­li, han­no una for­ma più schiac­cia­ta che ricor­da quel­la di un pic­co­lo gran­chio (sono det­ti comu­ne­men­te piattole).

I pidoc­chi sono mol­to pro­li­fi­ci: nel cor­so del­la loro vita pos­so­no depor­re fino a 300 uova, chia­ma­te len­di­ni. Que­st’ul­ti­me sono del­le pic­co­le for­ma­zio­ni color madre­per­la che potreb­be­ro esse­re con­fu­se con sca­glie di for­fo­ra ma, se si pro­va a rimuo­ver­le, ci si accor­ge che sono tena­ce­men­te attac­ca­te ai capel­li o ai peli. Dal momen­to in cui ven­go­no depo­ste, le uova impie­ga­no cir­ca una set­ti­ma­na per schiu­der­si, dan­do vita a una pro­le vora­ce che diven­te­rà adul­ta dopo 2 settimane.

Nel caso ci si accor­ga che un bam­bi­no, o un altro com­po­nen­te del­la fami­glia, sia infe­sta­to dai pidoc­chi occor­re con­trol­la­re che non sia­no sta­ti con­ta­gia­ti anche tut­ti gli altri mem­bri del nucleo fami­lia­re. In caso affer­ma­ti­vo, sarà neces­sa­rio che tut­ti ini­zi­no lo stes­so gior­no il trat­ta­men­to, per evi­ta­re che si ritra­smet­ta­no i pidoc­chi l’u­no con l’altro.

Esi­sto­no in com­mer­cio nume­ro­si pro­dot­ti inset­ti­ci­di: pol­ve­ri da appli­ca­re sul­la super­fi­cie del­la cute o degli indu­men­ti, sham­poo, lozio­ni o spray. La mag­gior par­te è a base di estrat­to di pire­tro o pire­troi­di di sin­te­si, come la tre­tra­me­tri­na, mol­to effi­ca­ci per debel­la­re i pidocchi.

Il pet­ti­ne di accia­io a den­ti fit­ti è mol­to uti­le per rimuo­ve­re le uova e i paras­si­ti uccisi.

Alcu­ni pro­dot­ti pre­ve­do­no un ciclo sup­ple­men­ta­re a distan­za di qual­che gior­no per ucci­de­re anche i pidoc­chi sfug­gi­ti alla pri­ma som­mi­ni­stra­zio­ne e, soprat­tut­to, per eli­mi­na­re le uova che, se soprav­vis­su­te, potreb­be­ro inne­sca­re una nuo­va infestazione.

Inol­tre, biso­gne­rà disin­fet­ta­re le len­zuo­la e gli abi­ti, lavan­do­li in acqua a 60°C o a sec­co (in par­ti­co­la­re i cap­pel­li, cuf­fie o fasce per la testa), oppu­re lascia­re gli abi­ti all’a­ria aper­ta per 48 ore (i pidoc­chi non soprav­vi­vo­no a lun­go lon­ta­ni dal cuo­io capel­lu­to). Ogget­ti o gio­cat­to­li venu­ti a con­tat­to con la per­so­na infe­sta­ta devo­no esse­re lascia­ti all’a­ria aper­ta o con­ser­va­ti al chiu­so per 2 set­ti­ma­ne. Pet­ti­ni, spaz­zo­le e fer­ma­gli devo­no esse­re lava­ti e disin­fet­ta­ti accu­ra­ta­men­te immer­gen­do­li in acqua mol­to cal­da per alme­no 10 minuti.

Per quan­to riguar­da il pidoc­chio del pube, è con­si­glia­bi­le rasa­re i peli del­le par­ti col­pi­te, per rimuo­ve­re uova e paras­si­ti, ed effet­tua­re il trat­ta­men­to con i pro­dot­ti inset­ti­ci­di fri­zio­nan­do­li sul­le zone inte­res­sa­te. Natu­ral­men­te, occor­re con­trol­la­re bene che il trat­ta­men­to sia sta­to effi­ca­ce ed even­tual­men­te ripe­te­re l’ap­pli­ca­zio­ne dopo 4 – 7 gior­ni. Anche i part­ner del­le per­so­ne infe­sta­te dovran­no adot­ta­re lo stes­so procedimento.

La pedi­cu­lo­si del cor­po è ormai piut­to­sto rara in Ita­lia, ma di tan­to in tan­to si veri­fi­ca­no casi. Le per­so­ne infe­sta­te devo­no lavar­si accu­ra­ta­men­te con l’in­set­ti­ci­da, come pure lava­re con acqua bol­len­te e con l’in­set­ti­ci­da gli abi­ti usa­ti. Il tipo di pro­dot­to che si è dimo­stra­to più effi­ca­ce è l’u­so di pol­ve­re inset­ti­ci­da. Dovrà esse­re appli­ca­ta sul­la super­fi­cie degli indu­men­ti che è sta­ta a con­tat­to con il cor­po, insi­sten­do sul­le cuci­tu­re, sul­le pie­ghe, ma anche nel­le tasche, nei risvol­ti e nel­le attac­ca­tu­re dei bot­to­ni. Lo stes­so trat­ta­men­to dovrà esse­re effet­tua­to con i let­ti, le reti, i mate­ras­si, i cusci­ni, le coper­te. Len­zuo­la e vesti­ti dovran­no esse­re lava­ti con acqua a 90° gra­di, o a sec­co a una tem­pe­ra­tu­ra di 70°C, per un’ora.

I medi­ca­men­ti spe­ci­fi­ci, con­si­glia­ti dal medi­co o dal far­ma­ci­sta sono i più effi­ca­ci e devo­no esse­re usa­ti secon­do le indi­ca­zio­ni. I super­mer­ca­ti o i nego­zi onli­ne offro­no una serie di pro­dot­ti, in alter­na­ti­va a quel­li far­ma­ceu­ti­ci, di cui però l’ef­fi­ca­cia anti­pa­ras­si­ta­ria non è sem­pre equi­va­len­te o dimostrata.

Anche la pra­ti­ca popo­la­re è ric­ca di rime­di “fai da te” come, ad esem­pio, l’u­ti­liz­zo del­l’a­ce­to e del­la maio­ne­se, meto­di dif­fu­si ma asso­lu­ta­men­te inu­ti­li. L’a­ce­to può esse­re uti­le solo per “scol­la­re” più facil­men­te le uova.

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