ISTRUZIONE DOMICILIARE ” LA SCUOLA A CASA ”
https://www.miur.gov.it/scuola-in-ospedale-e-istruzione-domiciliare
https://www.miur.gov.it/scuola-in-ospedale-e-istruzione-domiciliare
Nell’anno scolastico 2022/23 i docenti SIO hanno attivato tre progetti di Istruzione Domiciliare per alunni in cura e domiciliati in residenze in prossimità dell’ospedale.
Perché la SIO va a casa ?
Gli alunni lungodegenti trascorrono periodi medio/brevi a casa, dove l’insegnamento individualizzato avviene in un ambiente familiare e più favorevole all’apprendimento senza interruzioni sanitarie.
Istruzione Domiciliare SIO: per chi?
Per gli alunni non residenti a Torino, ma in cura presso l’Ospedale Regina Margherita
Qual è la progettualità del docente SIO in I.D.?
- Favorire il collegamento dell’alunno con la classe di appartenenza e la sua partecipazione alle attività di classe anche se a distanza.
- Confrontarsi sistematicamente con i docenti della classe di appartenenza formando così un consiglio di classe allargato.
- Partecipare alle riunioni di rete.
https://drive.google.com/file/d/1fdP-mXROhR5j5ebdmx0Rgkb3u953jPjw/view?usp=share_link
https://www.vittorinodafeltre.it/wp-content/uploads/2023/02/Istruzione-domiciliare‑1.pdf
OBIETTIVI FORMATIVI
La scuola si pone come obiettivo principale quello di garantire il diritto allo studio nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione:
” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
La Scuola in Ospedale riconosce ai bambini e ai ragazzi ammalati e temporaneamente impossibilitati a frequentare la scuola di provenienza il diritto-dovere all’istruzione e contribuisce a prevenire la dispersione scolastica e l’abbandono.
La Nota Ministeriale prot. 2939 del 28 aprile 2015 ribadisce la validità della Scuola in Ospedale e dell’Istruzione Domiciliare come offerte formative con organizzazione e modalità diverse dalla classe, ma con le stesse finalità.
La scuola in ospedale
Il servizio scolastico è presente presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dal 1967, anno in cui fu avviata la prima sperimentazione da parte della Scuola Elementare Statale “Vittorino da Feltre”.
Nel 1994 fu istituita la prima sezione di scuola media, nel 1999, la scuola superiore e nel 2000 la scuola dell’infanzia.
La scuola in ospedale assolve un’importante funzione, come ribadito nella Nota prot. 1586 del 11 marzo 2014:
“Il servizio scolastico in ospedale è scuola a tutti gli effetti e come tale è riconosciuto.
- Deve essere documentato e valutato da parte dei docenti ospedalieri, registrato e certificato dalla scuola di provenienza (come da Regolamento in materia di valutazione DPR n. 122/2009).
- La comunicazione tra la scuola ospedaliera e la scuola di provenienza deve avvenire attraverso il canale istituzionale: l’avvenuta presa in carico di un alunno prevede la richiesta della documentazione relativa all’offerta formativa della classe di provenienza e al percorso di apprendimento da affrontare durante il ricovero.
- Il percorso ospedaliero, personalizzato e individualizzato, è caratterizzato da un insegnamento flessibile, interdisciplinare che prevede l’utilizzo strumentale delle tecnologie e giornate di lezione che si connotano in modo differente. La scuola di provenienza deve esserne informata.
- Il registro elettronico istituzionale messo a disposizione dal Miur si chiama RESO, ed è lo strumento utilizzato al fine di documentare il percorso formativo e le presenze dell’alunno ospedalizzato.
La SIO (Scuola In Ospedale) deve operare per:
• differenziare la proposta formativa adeguandola ai bisogni cognitivi del singolo alunno.
• garantire il diritto ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalità individuali.
FINALITÀ DELLA SCUOLA IN OSPEDALE
Le finalità della scuola ospedaliera sono:
• garantire il diritto allo studio
• limitare fenomeni di abbandono e dispersione scolastica
• ovviare a situazioni di emarginazione
• contribuire al progetto di guarigione del bambino ammalato, favorendo la realizzazione di situazioni di normalità
• assicurare continuità al processo educativo
• mantenere il contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza.
RISORSE PROFESSIONALI
La Scuola in Ospedale, nel garantire il diritto allo studio ai bambini ricoverati, partecipa alla realizzazione di un progetto di cura globale che ha come obiettivo la qualità di vita, attuale e futura. Insegnare in ospedale presenta un’elevata complessità, quindi richiede una grande disponibilità alla cooperazione, un impegno di riflessione sulle diverse sfaccettature connesse ad un’adeguata operatività, in modo da coniugare proficuamente la flessibilità e l’apertura al nuovo con un rigore metodologico tale da evitare facili improvvisazioni e favorire autenticità e creatività.
L’insegnante in ospedale realizza il proprio compito didattico per tempi brevi e in spazi diversi rispetto alla scuola tradizionale. Inoltre si verificano limiti oggettivi e/o soggettivi legati alla particolare condizione degli alunni: più aumentano queste criticità, più occorre preservare, da parte dell’insegnante, l’ottica scolastica dell’esperienza vissuta dal bambino, senza trascurare i bisogni legati agli aspetti emotivi e psicologici derivanti dalla malattia e dall’ospedalizzazione.
L’esperienza dell’insegnante ospedaliero negli anni ha prodotto un grande affinamento sul piano metodologico che consente di svolgere il proprio compito didattico con competenza e delicatezza, inserendosi con flessibilità nei tempi lasciati liberi dagli impegni medici (visite, esami, terapie) e degli impedimenti fisici ed emotivi (affaticamento, chiusura, abbattimento)
FORMAZIONE INSEGNANTI
Le iniziative di aggiornamento dei docenti sono elemento forte e qualificante di una scuola attenta ai cambiamenti e pronta ad affrontare le problematiche del nostro tempo sia da un punto di vista sociale che pedagogico.
L’aggiornamento garantisce la crescita professionale degli insegnanti e la qualità degli interventi educativi.
ORGANIZZAZIONE
Le attività didattiche della scuola in ospedale sono organizzate con interventi individualizzati: le lezioni e le attività si svolgono nelle camere dei reparti.
L’orario settimanale va dal lunedì al venerdì, con orario flessibile a seconda delle esigenze. La titolarità degli insegnanti è riferita ai reparti
• 6 insegnanti di scuola primaria per le materie curriculari
• 1 insegnante di religione a tempo parziale
• 1 insegnante per la scuola dell’infanzia (progetto annuale)
Il servizio scolastico in ospedale si rivolge agli alunni ricoverati nei reparti:
• Pediatria d’Urgenza
• Chirurgia Media Intensità
• Chirurgia Alta Intensità
• Oncoematologia
• Centro Trapianti
• Neuropsichiatria
• Cardiochirurgia
• Pneumologia
• Nefrologia
• Gastroenterologia
• Malattie Infettive
• Pediatria Generale
• Diabetologia
• Malattie Metaboliche
• Dialisi
• Nefrologia
STUDENTI FRUITORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO IN OSPEDALE
La Scuola Ospedaliera primaria si rivolge ad una fascia di età molto delicata.
In età evolutiva l’esperienza di malattia grave e/o cronica, che richiede ospedalizzazioni prolungate e/o ripetute, determina nel bambino importanti ripercussioni a livello fisico, emotivo e relazionale.
In particolare all’esordio l’ingresso in ospedale si configura come un elemento di rottura rispetto all’assetto di vita precedente, in quanto contrassegna concretamente un profondo cambiamento, con perdite multiple (salute, ambiente, abitudini) ed esposizione ad una situazione che genera ansia e paura.
La malattia e il vissuto, molto spesso caratterizzato dall’angoscia ad essa associata, possono lasciare poco spazio ai processi di apprendimento o inibirli del tutto.
La prosecuzione dell’attività scolastica circoscrive e limita la condizione di isolamento e l’intensità dell’esperienza emotiva, in particolare rispetto ai vissuti di separazione e di perdita, ai sentimenti di solitudine e di diversità; inoltre risponde al bisogno di continuità e di normalità intensamente sollecitato dallo sconvolgimento legato all’insorgere e al perdurare della malattia. Garantire il diritto allo studio contribuisce quindi in modo importante al progetto di cura globale, salvaguarda la qualità di vita attuale, consentendo di proseguire l’esercizio delle proprie capacità e lo sviluppo delle proprie potenzialità, mantenendo aperta una progettualità di vita. I bambini malati proprio grazie alla scuola possono rimettersi in gioco, sostenendo sforzi ragionevoli e conseguendo risultati adeguati ad affrontare il futuro.
Il numero degli studenti che fruiscono del servizio scolastico in ospedale è variabile e dipende dall’andamento dei ricoveri e dalla tipologia delle terapie.
I docenti registrano giornalmente le presenze e compilano regolarmente il registro elettronico con la sintesi delle attività svolte.
● Al momento del ricovero i familiari del nuovo alunno richiedono, con apposito modulo, il servizio di Scuola Ospedaliera.
I docenti organizzano le attività didattiche anche in base alle indicazioni fornite dagli insegnanti di classe del bambino.
Al momento della dimissione viene rilasciata una certificazione in merito alla frequenza scolastica e vengono descritte brevemente le attività svolte e i risultati raggiunti dall’alunno.
Le attività didattiche proposte all’alunno vengono adeguate secondo:
• l’andamento della malattia
• gli aspetti emotivi e psicologici relativi al ricovero e alla patologia
Le attività educative e didattiche per la scuola primaria riguardano le seguenti discipline:
ITALIANO — INGLESE
STORIA — GEOGRAFIA -
MATEMATICA — SCIENZE — TECNOLOGIA
ARTE ED IMMAGINE — MUSICA
I.R.C.
ED. CIVICA
PIANI DI STUDIO
Le unità di apprendimento e gli obiettivi formativi che costituiscono i piani di studio sono programmati periodicamente sulla base di una progettazione che a seconda delle necessità può essere giornaliera, settimanale, mensile, annuale.
Gli obiettivi sono verificati attraverso prove oggettive disciplinari comuni alle classi di appartenenza dello studente o preparate dall’insegnante dell’allievo durante il periodo di ospedalizzazione, allo scopo di garantire una valutazione oggettiva in linea con i criteri valutativi in vigore.
SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE E D.D.I.
Il servizio di Istruzione Domiciliare costituisce una possibilità di ampliamento dell’offerta formativa che riconosce ai minori malati il diritto – dovere all’istruzione, anche a domicilio, al fine di facilitare il loro reinserimento nelle scuole di provenienza e prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico.
Nel momento in cui non ci fossero le condizioni per lo svolgimento delle attività in presenza sarà istituita la Didattica digitale individualizzata (D.D.I.).
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA
Da evento episodico, legato alla sensibilità di operatori e di istituzioni, la Scuola Ospedaliera si è trasformata nel tempo in una struttura scolastica reale ed organizzata, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa.
La scuola in ospedale tiene conto dei tempi, delle visite mediche e delle terapie, della tipologia della malattia, dei ritmi di lavoro, delle diverse tipologie di reparto (day hospital o lungo-degenza).
La programmazione tiene conto di ritmi temporali differenti da quelli tipici del modello tradizionale, infatti in ospedale si attua una didattica breve e incisiva che punta sui saperi irrinunciabili e sul metodo di studio individuale e spesso prevede l’impiego delle tecnologie multimediali in sostituzione alle aule e ai laboratori.
È sempre favorita la crescita di un rapporto professionale tra i docenti della Scuola in Ospedale e la scuola di provenienza dell’alunno.
Inoltre la Scuola in Ospedale programma interventi integrativi con operatori ospedalieri ed altri operatori per attività laboratoriali e ludiche.
In considerazione della particolare condizione degli alunni ricoverati, per i quali deve essere attuato un percorso formativo individualizzato, alla Scuola in Ospedale spettano i seguenti compiti fondamentali:
▪ promuovere la continuità del percorso scolastico degli alunni lungodegenti;
▪ recuperare i ritardi negli apprendimenti degli alunni ricoverati per brevi periodi;
▪ programmare gli interventi per gli alunni curati in day-hospital in base alla tipologia della presa in carico medica;
▪ personalizzare la dimensione dell’accoglienza e del patto formativo;
▪ garantire l’offerta del servizio scolastico alle famiglie che ne facciano richiesta;
▪ coordinare la collaborazione con la scuola di provenienza.
La scuola in ospedale: una presenza fondamentale nel segno della normalità.
L’obiettivo principale della Scuola in Ospedale è quello di permettere ai bambini e ai ragazzi ricoverati di non perdere il contatto con la realtà esterna. Non si tratta solo di aiutarli a recuperare competenze e conoscenze, cioè evitare che “rimangano indietro rispetto al programma scolastico”, ma soprattutto di prevenire l’insorgenza di eventuali problematiche psico-sociali, dovute al distacco dai compagni, dalla scuola di provenienza, dalla vita di prima. In tal senso, la Scuola in Ospedale è determinante, perché può contribuire al benessere dei piccoli pazienti, offrendo loro stimoli positivi, di crescita culturale ed emotiva, seppur nel contesto della malattia.
L’insegnante in ospedale persegue questi obiettivi grazie a una conoscenza aggiornata della situazione clinica del paziente e attraverso l’interazione con i medici curanti, tenendo presente che la capacità di concentrazione dell’alunno è limitata nel tempo e che la durata delle lezioni può variare in base al suo stato fisico. Per questo motivo, in modo attinente al ruolo educativo, sarebbe auspicabile che l’insegnante ospedaliero possedesse una formazione sanitaria minima, con aggiornamenti periodici.
La Scuola Ospedaliera è diversa da qualsiasi altra struttura scolastica. Il lavoro si svolge nei reparti, in cui è costante la presenza del personale medico e di un familiare, sempre nella camera di degenza. L’insegnante in ospedale, opera in un ambito di lavoro dove egli non è considerato una figura prioritaria come nella scuola, e deve inserirsi, cercando di creare e di mantenere un equilibrio tra il proprio ruolo e l’organizzazione della struttura ospedaliera, adeguando continuamente il proprio metodo di lavoro alle esigenze tipiche del reparto e affrontando serenamente gli eventuali ostacoli. Pertanto, il docente ospedaliero deve essere in grado di gestire la possibile interruzione dell’intervento educativo.
INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
La Scuola in Ospedale ha il compito di integrare le attività di recupero e di sostegno con quelle curricolari ordinarie, con lo scopo di:
● trovare soluzioni e linguaggi alternativi inconsueti, più motivanti e flessibili.
● creare una scuola “su misura”
In ospedale, in prevalenza, si lavora con bambini allettati, all’interno di singole camere di degenza. Per questo motivo si privilegia una metodologia didattica individualizzata.
Si intende offrire agli alunni una serie di proposte metodologiche e didattiche che hanno, come denominatore comune, la promozione di apprendimenti significativi e funzionali.
Una speciale attenzione viene rivolta all’aspetto motivazionale che costituisce il presupposto fondamentale del processo didattico, attento alle particolari necessità e alle domande di ogni alunno.
Le metodologie e le strategie tendono a:
• considerare i bisogni del singolo
• sviluppare specifiche attitudini
• soddisfare interessi e curiosità
• motivare alla ricerca e allo studio
• sviluppare l’interesse
• recuperare e/o consolidare conoscenze
• acquisire un metodo di studio
• favorire la fiducia in se stessi
• migliorare il grado d’autonomia
Le iniziative educative e didattiche attuate in ospedale sono pertanto finalizzate a:
• costruire per ogni alunno il percorso a lui congeniale e da lui effettivamente ed efficacemente percorribile, in vista del raggiungimento degli obiettivi finali;
• realizzare attività che facciano leva sulle reali risorse per soddisfare bisogni specifici;
• rispettare i tempi d’apprendimento di ogni bambino;
• creare un clima di lavoro coinvolgente, facilitante l’apprendimento e lo sviluppo di relazioni positive;
• partire dalla dimensione quotidiana del bambino;
• trasmettere nuovi stimoli a partire dai bisogni e dagli interessi del bambino.
POTENZIAMENTO DELLE ATTITUDINI
Il conseguimento degli obiettivi, talvolta ambiziosi, parte sempre dagli interessi del bambino.
Al momento del ricovero, durante la fase iniziale d’accoglienza, è importante individuare gli interessi specifici e le attitudini particolari di ciascun alunno ricoverato, al fine di costruire un percorso adeguato al singolo.
È cura dell’insegnante:
● iniziare un percorso didattico a partire dagli interessi del bambino e potenziarli.
● organizzare il percorso scolastico in ospedale in modo tale che i vissuti, gli interessi e le conoscenze pregresse del bambino costituiscano il punto di partenza per le nuove esperienze di apprendimento
● aiutare il bambino, in seguito alle produzioni spontanee o sollecitate da indicazioni verbali, ad effettuare un’analisi critica di quanto è stato prodotto;
● prevedere la rielaborazione del prodotto finale nell’ultima fase del percorso didattico, in riferimento a quanto visto, letto/ascoltato o progettato.
L’intento è sempre quello di rendere la lezione un momento interessante e di stimolo, un momento di socializzazione, di creatività, di sperimentazione, di gioco, di esperienza positiva.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Il singolo alunno è posto al centro dell’esperienza scolastica in ospedale come protagonista attivo di ogni apprendimento.
Tra le finalità principali dell’attività didattica in ospedale ci sono:
• il recupero ed il consolidamento degli apprendimenti pregressi dei bambini ospedalizzati, allo scopo di evitare la dispersione scolastica che potrebbe verificarsi durante il ricovero;
• lo svolgimento di attività significative che mettano al centro di ogni intervento didattico il singolo bambino ricoverato.
La Scuola in Ospedale intende operare con il preciso intento di “modellarsi” sui bisogni di ogni singolo bambino. Essa privilegia il sostegno scolastico, principalmente attraverso lo svolgimento di attività individualizzate:
- che tengano conto della particolare situazione del singolo bambino all’interno di un clima di alleanza educativa;
- capaci di potenziare la relazione interpersonale e l’autonomia di ciascuno;
- che soddisfino le diverse esigenze formative di apprendimento scolastico e di sviluppo psicomotorio.
A questo proposito è opportuno sottolineare la particolare attenzione posta al metodo didattico adottato dalle maestre della classe di appartenenza dell’alunno per facilitare l’acquisizione dei contenuti che, in taluni casi, tiene rispettosamente conto di quello a cui il bambino è abituato.
In altri casi, invece, può risultare più stimolante ed efficace un metodo didattico diverso da quello adottato in classe.
Perché il recupero si realizzi concretamente le maestre ospedaliere collaborano attivamente:
- con i genitori dell’alunno,
- con le insegnanti delle scuole di provenienza degli alunni,
- con i medici ed il personale sanitario che operano all’interno della struttura ospedaliera,
- con gli psicologi/psiconcologi dell’Ospedale Infantile.
Allo scopo di realizzare concretamente un’attività di recupero in ospedale, è importante che ogni singolo intervento delle docenti sia caratterizzato da:
- la realizzazione di una positiva relazione educativa che favorisca l’apprendimento;
- il rispetto dei tempi di apprendimento di ogni bambino;
- la valorizzazione delle potenzialità ed il contributo di ciascuno;
- la ricerca e l’attuazione delle modalità di intervento più opportune.
OBBIETTIVI
L’intervento educativo in ospedale è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- il conseguimento di un livello di autonomia operativa adeguato all’età del singolo;
- il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla programmazione della classe di provenienza, in maniera significativa e proporzionale alla durata del ricovero.
Le insegnanti sono impegnate quotidianamente nella ricerca delle strategie più idonee a mantenere vivo l’interesse di ciascun alunno, la sua motivazione al lavoro di tipo scolastico ed alla realizzazione, in questo modo, di un concreto recupero individuale.
Un’attenzione particolare viene posta all’importanza di favorire l’acquisizione di abilità e di competenze che valorizzino nel tempo l’esperienza scolastica in ospedale.Quest’ultima, contrariamente alla scuola tradizionale, non è scandita da ritmi di lavoro rigidi e prefissati e non esiste un’interazione costante con un gruppo omogeneo di alunni.
Da ciò nasce l’impegno da parte della Scuola Ospedaliera a stimolare l’acquisizione di un metodo di studio da parte dei bambini, mirato alla disciplina ed ai contenuti specifici affrontati.
Nel rispetto dei diversi stili mentali d’apprendimento di ciascun alunno, la maestra fornisce gli strumenti più adeguati ed insegna una procedura corretta che aiuti realmente il piccolo studente ad acquisire nuovi “Saper”, in un modo per lui significativo.
I RACCORDI DI CONTINUITÀ
La continuità del percorso formativo in ospedale offre, in primo luogo, la quotidianità dell’esperienza scolastica che prosegue anche durante il periodo del ricovero. Lo scopo è garantire un’offerta formativa adeguata alla classe di appartenenza del singolo utente e, nel caso di lungodegenze, instaurare una forma di continuità anche attraverso il collegamento con la scuola di provenienza.
METODOLOGIA
Partendo da un interesse concreto del bambino, si programma un piano didattico insieme alle sue insegnanti costituito da brevi unità di apprendimento che, attraverso percorsi guidati, inducono il bambino ad acquisire la capacità di orientarsi con metodo, rispetto ad una materia disciplinare, garantendogli la continuità dell’esperienza scolastica.
Quando un bambino è ricoverato viene accolto nella sua interezza.
Esiste la continuanecessità di adattare le proposte di insegnamento alla realtà organizzativa ospedaliera, calibrando l’offerta formativa anche in funzione dei tempi “imprevedibili” del ricovero e delle condizioni cliniche del soggetto.
Si realizza, pertanto, una sorta di intervento definibile “a tappe”, dove le possibili interruzioni consentono all’alunno di interrompere la lezione, salvaguardando comunque la significatività.
● Presentare al bambino le strategie utilizzabili in modo sequenziale o per argomenti accertando le sue capacità pregresse.
● Esemplificare la procedura delle strategie: fare al posto del bambino oppure fare con il bambino, fornendo esempi pratici di lavoro ed una guida costante.
● Predisporre ed utilizzare con i bambini materiali strutturati: testi mirati e schede differenziate per argomenti graduati per difficoltà, in riferimento al percorso presentato.
All’interno del quadro di riferimento delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, la Scuola in Ospedale progetta interventi individualizzati e personalizzati.
Il lavoro individualizzato e il tempo ridotto di intervento favoriscono organizzazione di un lavoro interdisciplinare che attivi le strategie cognitive in coerenza con i processi di acquisizione delle abilità trasversali linguistiche (esprimersi, codificare e decodificare testi, riconoscere correttamente la funzione semantica dei connettivi, degli avverbi causali e temporali, dei tempi dei verbi …) e logiche (classificare, individuare sottoinsiemi, seriare, categorizzare …) e che possa essere utilizzato a diversi livelli, anche con unità didattiche separate.
L’ORA DI RELIGIONE
È presente in ospedale l’insegnante di Religione Cattolica con una cattedra parziale, per un massimo di 10 ore settimanali.
LA VALUTAZIONE
La Scuola in Ospedale garantisce, alle bambine e ai bambini il diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, nonostante la malattia. Consente la continuità degli studi e permette agli alunni e alle famiglie di continuare a sperare, a credere e a investire sul futuro. Scopo principale delle attività svolte con i degenti in età scolare, che si trovano ricoverati in ospedale, è aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che permetta di mantenere i legami con il proprio ambiente di vita scolastico. La Scuola in Ospedale è riconosciuta e apprezzata in ambito sanitario come parte integrante del piano terapeutico. É cura degli insegnanti che prendono in carico il bambino, assicurargli un percorso di studio il più possibile compatibile a quello della classe di appartenenza. Per questo motivo gli insegnanti mantengono stretti rapporti con le insegnanti di classe, programmando con loro e riadattando la programmazione per strutturare il lavoro individualizzato per l’alunno malato. La valutazione quadrimestrale avviene con le insegnanti di classe, e l’equipe intera concorre alla definizione di quelli che sono i progressi dell’allievo, in riferimento agli obiettivi iniziali e alle griglie di riferimento presenti nei registri di classe degli alunni.
Si ribadisce che ai sensi dell’articolo 22 del D.I.G.S. numero 62/2017, per le alunne e gli alunni che frequentano corsi di istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura per periodi temporalmente rilevanti, i docenti, che impartiscono insegnamenti, trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza, in ordine al percorso formativo individualizzato attuato dai già menzionati alunni e studenti, ai fini della valutazione periodica e finale. Nel caso, invece, in cui la durata della frequenza dell’anno scolastico sia prevalente nelle sezioni ospedaliere, saranno gli stessi docenti ospedalieri a procedere alla valutazione ed effettueranno lo scrutinio con la scuola di provenienza.
Per gli alunni stranieri, iscritti alla Vittorino da Feltre, le insegnanti compileranno la scheda attenendosi agli obiettivi di apprendimento personalizzato in coerenza con le Indicazioni nazionali.
La scuola in ospedale fa riferimento al quadro normativo nazionale e regionale vigente in materia di valutazione degli apprendimenti, in particolare:
● D.LG.S.62/2017 art.22
● l’ordinanza n. 172 del 4 dicembre 2020 “Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria”
● La nota n. 2158 del 4 dicembre 2020 “Valutazione scuola primaria – Trasmissione Ordinanza e Linee guida e indicazioni operative”.
● La nota n. prot. 13702 del 20 settembre 2022 dell’USR del Piemonte “Scuola in Ospedale” e “Istruzione Domiciliare” — Indicazioni operative per la progettazione e l’attuazione degli interventi educativi e formativi – anno scolastico 2022/2023.
Coerentemente con la nota dell’USR del 20 settembre 2022, l’attivazione dei progetti di istruzione domiciliare (ID), che vedono coinvolte le istituzioni scolastiche di appartenenza degli studenti e la scuola in ospedale, avviene in situazione di malattia che impedisce la frequenza scolastica per almeno trenta giorni. Le degenze per un numero di giorni inferiore a trenta non prevedono l’attivazione di particolari progetti.
PROGETTO SCUOLA DELL’INFANZIA
Il progetto è articolato in più unità di apprendimento, dei veri e propri contenitori di conoscenza organizzati nei vari obiettivi formativi da perseguire per acquisire le competenze finali.
La metodologia riconosce come suo connotato essenziale il gioco, proposto in tutta la sua ricchezza e complessità sul piano operativo, manuale, esplorativo, interattivo, motorio, cognitivo, ed è l’attività che “sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell’infanzia”.
L’elaborazione del Piano delle attività educative sarà strutturata partendo dai traguardi per lo sviluppo della competenza per poi definirsi negli obiettivi di apprendimento.
La progettazione non può che avere carattere di flessibilità ed è elaborata con la “clausola” di rivedere i tempi e i contenuti in itinere, in seguito alle sollecitazioni inviate dai bambini e dall’ambiente.
Ai fini della valutazione i parametri si discostano da quelli seguiti nella normale prassi, pertanto la valutazione sarà prevalentemente formativa e terrà conto: della situazione di partenza, della motivazione all’apprendimento e dell’impegno mostrato dal bambino, in riferimento alle condizioni psicofisiche e al raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascuno. Essa servirà soprattutto da parametro di orientamento dell’attività didattica e quindi strumento per verificarne l’efficienza e l’efficacia.