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Festa della Repubblica

Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Gentili famiglie, docenti e allievi

come sapete, la Costituzione nasce dall’attività dell’Assemblea Costituente che, dopo il buio periodo della dittatura e della guerra, progetta una nuova società. I padri e le madri costituenti (poche, le donne erano solo 21, ma le elezioni del 2 giugno costituiscono anche la prima occasione di voto per le donne) immaginano un futuro di pace, di partecipazione di tutti alla vita economica, sociale e politica, di eguaglianza, di impegno individuale per ricostruire il paese e dare a tutti dignità e possibilità di affermare le proprie potenzialità. 

Si tratta di un progetto ancora oggi attualissimo: è interessante esaminare frase per frase questi 4 articoli per vedere se effettivamente quello che viene enunciato è stato messo in pratica, anche alla luce della nuova popolazione che vive in Italia, accetta e condivide i principi della Costituzione, partecipa alla vita sociale, frequenta la scuola e fa parte, anche magari nell’attesa di un riconoscimento giuridico che tarda a venire, di quelli che vengono indicati prima come popolo, poi come uomini e poi, in modo dire consequenziale, come cittadini.

Buona Festa a tutti!

Il Dirigente Scolastico
professor Giorgio BRANDONE

Festa del 2 giugno VB

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