Gentilissimi,
anche quest’anno il giorno sabato 27 gennaio 2024, anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, si ricorda il Giorno della Memoria, istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211: «Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle
persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti». Pur nelle difficoltà presenti, mi pare importante continuare a fare memoria della Shoah, delle politiche di annientamento nei confronti dei disabili, dei Testimoni di Geova, dei Rom e dei
Sinti e degli omosessuali e del lavoro coatto in condizioni particolarmente degradanti a cui il regime politico nazista ha sottoposto i militari italiani dopo l’8 settembre nei campi di lavoro in Germania.
In un momento in cui gli ultimi testimoni diretti, che ho avuto la fortuna di conoscere, stanno scomparendo a poco a poco, il pericolo è quello di ritenere che questi fatti appartengano ad un mondo che non è più il nostro. Ma, come diceva Primo Levi, “è accaduto e quindi può
ancora accadere”.
Del resto se consideriamo la storia del 900 e riflettiamo sulle attuali situazioni geopolitiche ci accorgiamo che il germe dell’odio ha avuto e ha molte occasioni per manifestarsi.
Invito tutti, quindi, a dedicare un momento di riflessione ai temi che il giorno propone, magari partendo dalla mappa delle pietre di inciampo collocate per le strade di Torino che è possibile consultare all’indirizzo:
https://pietre.museodiffusotorino.it/
Cordiali saluti
Torino, 24 gennaio 2024
Il Dirigente Scolastico
professor Giorgio BRANDONE