Un nuovo anno scolastico
Gentili genitori, cari allievi, cari studenti,
siamo giunti all’inizio di un nuovo anno scolastico. Nuovo, certo, ma che vorremmo avesse qualcosa dell’antico. Dopo le difficoltà di ogni genere legate all’emergenza sanitaria, l’augurio più immediato è quello che il 2022 – 23 sia un anno “normale” e che si possa tornare a far scuola come negli anni “normali”, quelli che abbiamo sempre conosciuto nel passato.
Ma, insieme a questo augurio, altri si aggiungono: che sia un anno di serenità e di pace, un anno pieno di buone cose, un anno di successi e di soddisfazioni.
Abbiamo imparato, nei giorni più bui del lockdown, quanto sia importante la dimensione sociale, il rapporto con gli altri, il confronto e lo scambio diretto, specie nella dimensione educativa. Abbiamo compreso che la tecnologia è certo utile, ma non deve essere considerata più di quello che è: uno strumento nelle nostre mani che ci permette di rendere più facile il reperimento di informazioni, che ci supporta nella scrittura, che ci rende più agevole la comunicazione. Ma la comunicazione è fatta da due persone ed è questo rapporto che sta alla base dell’azione educativa. Abbiamo ripensato al fatto che la scuola è fondamentale nella vita di ciascuno di noi, perché ci fornisce gli strumenti per comprendere la realtà e perché ci apre all’ “altro”.
E allora, proprio sulle basi di quello su cui abbiamo riflettuto, iniziamo un nuovo anno con entusiasmo. Noi docenti, che abbiamo scelto questa bellissima professione, con l’intento di metterci nuovamente in gioco e scoprire, insieme ai nostri allievi, che non si finisce mai di crescere e di imparare (nella terminologia tecnicistica si parla di “life long learning”, una forma di apprendimento che dura tutta la vita e che si adatta alle diverse realtà dei tempi). Voi allievi e studenti con il desiderio di vivere nel modo migliore questa “avventura”, di crescere, di imparare, di confrontarvi con i compagni e gli insegnanti mettendo in luce tutto quello che di positivo portate in voi (ed è sicuramente tantissimo, in tutti). Voi genitori, credo, con un po’ di preoccupazione, ma anche con la gioia di vedere i vostri figli crescere, diventare grandi, autonomi, capaci di operare scelte e di affrontare difficoltà.
Ognuno di noi, genitori, studenti, docenti, ha un suo compito, ma è fondamentale collaborare perché solo unendo le forze si riesce a raggiungere il risultato, quello che chiamano “successo formativo” e che io preferisco definire sviluppo delle proprie potenzialità, perché ognuno di noi è diverso e ognuno deve mettere in pratica le proprie doti e non esiste una formula che possa valere per tutti.
Cosa mi resta da dirvi: che noi docenti, e anche io Preside, siamo a disposizione per accompagnarvi in questo anno se si dovessero presentare difficoltà; lo facciamo ogni giorno, ma può succedere che si senta il bisogno di un contatto più diretto. Potete scrivermi, e mi rivolgo anche e soprattutto agli allievi-studenti, all’indirizzo dirigente@vittorinodafeltre.it. E io, se sono in grado, cercherò di rispondere e di affrontare, insieme a voi, i problemi.
Sto rileggendo, in questi giorni, “I miei conti con la scuola” di Augusto Monti, celebre professore e intellettuale antifascista, di cui dovrò parlare in una conferenza. Nel capitolo dedicato a Torino, al suo insegnamento al Liceo D’Azeglio, a un certo punto dice: “In realtà, a ripensarci adesso (Monti ricorda la sua vita di trent’anni prima) tutta la mia vita scolastica mi par che sia stata un continuo litigare con i miei scolari, ossia un ‘discutere’ con essi”. È sicuramente quello che ho fatto nella mia lunga storia di insegnante che è sempre stata ricca di confronti e di discussioni (anche se, dice ancora Monti, “si può discutere solamente con le persone con cui sei già d’accordo”), ma anche di un accordo di fondo ed è forse per questo che molti miei allievi hanno intrecciato con me, dopo la scuola, rapporti che durano nel tempo. Il confronto, lo scambio di punti di vista sono fondamentali, ma si basano sempre sul rispetto dell’altro e sul fatto che lo scopo a cui si tende è il medesimo. Sono sicuro che anche la vostra esperienza di scuola sarà ricca di ‘discussioni’, accompagnate però dalla certezza che si lavora l’uno al fianco dell’altro…
Buon anno scolastico a tutti.
Giorgio BRANDONE
Saluti dal Dirigente dell’ambito territoriale di Torino