Il gior­no del­la memo­ria all’infanzia

l tema è mol­to deli­ca­to ma il pano­ra­ma dei libri illu­stra­ti for­ni­sce tan­tis­si­mi auto­ri e illu­stra­to­ri che, con altret­tan­ta deli­ca­tez­za, san­no par­la­re dei ter­ri­bi­li even­ti con le imma­gi­ni e le paro­le giu­ste per la pri­ma infanzia. 

È un argo­men­to mol­to deli­ca­to ma le basi si pos­so­no met­te­re anche con bam­bi­ni mol­to pic­co­li ragio­nan­do su cosa signi­fi­ca la paro­la “memo­ria”, ana­liz­zan­do con loro le cose mol­to bel­le che dob­bia­mo e pos­sia­mo ricor­da­re ma altret­tan­te brut­te che è neces­sa­rio non dimen­ti­ca­re per ricor­dar­ci che non van­no mai più ripetute.La più brut­ta è la guer­ra. Soprat­tut­to l’ul­ti­ma guer­ra mondiale.

Quan­do saran­no più gran­di sapran­no che il ter­mi­ne gior­no del­la memo­ria ripor­ta a even­ti ter­ri­bi­li che stu­die­ran­no e cono­sce­ran­no ma por­re le basi sul fat­to che cer­te azio­ni non dovran­no mai più esse­re ripe­tu­te lo si può fare sin da pic­co­li. E anche loro, a loro modo, lo ricorderanno.

Le scuo­le del­l’in­fan­zia del nostro isti­tu­to pos­so­no argo­men­ta­re que­sto tema attra­ver­so i libri che, nel cor­so degli anni, le inse­gnan­ti han­no impa­ra­to a cono­sce­re, inter­pre­ta­re e ana­liz­za­re per l’e­tà dei bam­bi­ni fre­quen­tan­ti la scuola.